domenica, aprile 30, 2006

Immondizia, patrimonio dell'UNESCO

"Patrimonio dell'umanità, esempio mirabile di villaggio industriale, di simbiosi fra grande azienda e territorio, di scambio di energie e premure fra padroni e maestranze [...] le sue casette tutte uguali, le grandi ciminiere spente, l'Adda che in basso mormora contento delle piogge che gli ridanno fiato."(Villaggio Crespi d'Adda)


Il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell'Unesco ha accolto nel 1995 il Crespi d'Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto (World Heritage) in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa".

Tra le missioni dell'UNESCO c'è il mantenimento e la diffusione delle conoscenze storiche dell'umanità; da questo punto di vista, l'associazione riceve man forte dai soliti... che giustamente pensano di voler tramandare ai posteri la parte migliore della attuale civiltà: l'immondizia! E' così che un prezioso lavotoio dell'800 riceve una parte di attualità e diventa un moderno cestino.

domenica, aprile 23, 2006

Cazzoni e pennarelli in ascensore!


La libertà di espressione è importante ... anche in ascensore!

"Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere." (art. 19 - Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo)

... ed è per questo che è giusto impugnare un pennarello - meglio se indelebile - e imbrattare le pareti di un ascensore! State forse pensando che le foto si riferiscano ad un ascensore di una scuola dove i ragazzini hanno tanta voglia di esprimersi?! Purtroppo NO! Si tratta di un ascensonsore di un centro direzionale dove si pensa vi siano persone adulte e vaccinate... e magari un pochino mature! Indovinello: a quale cazzone si riferisce il titolo?

lunedì, aprile 17, 2006

Tutto lo sporco arriva alla conca


Pasqua e il bel tempo sono stati un'ottima occasione per fare un bel giro in bicicletta lungo gli argini del Naviglio. Distante dalle maccchine e immerso nel verde certo non potevo non notare bottiglie o altri rifiuti gettati sul fondo del canale. Mettersi a criticare una stupida bottiglia di birra lasciata/lanciata - diciamo distrattamente - nel naviglio sarebbe un pò da persone fin troppo precisette... e cosa sarà mai!?

Per capire quanti con tanta leggerezza gettano un pò di tutto nel Naviglio basta avvicinarsi alle conche per capire che forse sarebbe il caso - anche solo per preservare la bellezza del paessaggio - di non gettare la roba nell'acqua ma attendere un cestino e/o portarsi lo sporco a casa dove sarebbe possibile gettarlo nel proprio porta rifiuti. Quando Leonardo studiò le conche del naviglio dubito ci vedesse un futuro raccoglitore di monnezza...



sabato, aprile 15, 2006

Il sacchetto solitario



Tempo fa avevo già parlato di abbandono dei sacchetti nei campi... il "lancio del sacchetto", uno sport da vari maschi... qualcosa di cui vantarsi! Un'altra categoria correlata all'abbandono dei sacchetti è quella che potremmo intitolare "i sacchetti solitari": sacchetti ben confezionati, ben chiusi e lasciati in luoghi isolati (esempio solitari parcheggi) sperando che qualche buon passante li possa adottare per accompagnarli al più vicino cassonetto... troppa fatica serebbe farlo da soli, troppo comodo abbandonare il sacchetto e troppo persone coerenti e corrette per lanciarli nei campi come veri maschi!

Servirebbe una campagna per sensibilizzare il non abbandono dei sacchetti... un pò come quelle che si fanno d'estate per i cani... perchè poi c'è sempre qualche pirla disposto ad adottarli e/o a pulire laddove gli altri immonnezzano...

lunedì, aprile 03, 2006

La gogna per i reati contro le persone



Mentre l'italia piange la morte del piccolo Tommaso ci ritroviamo a pensare che a volte per certe persone andrebbero ripristinate certe misure tanto arcaiche e incivili quanto i loro atti...

«L'uomo nell'estate del 2000, con l'aiuto di un complice, G.B., aveva sequestrato e violentato una giovane del suo paese, San Biagio Platani (Agrigento). La donna si era appartata in auto con il compagno, un carabiniere di leva, nelle campagne del paese. I due balordi fermarono e aggredirono le vittime, legarono il militare a un albero con i fili elettrici dell'auto e davanti a lui violentarono la giovane più volte. »

[...]

«Il piccolo sarebbe stato ucciso dai rapitori, irritati dal suo pianto, a colpi di badile sulla testa poche ore dopo il sequestro e poi abbandonato sul greto del fiume Enza coperto da qualche palata di terriccio. »

Gogna - sf. [sec. XIV; da (ver)gogna]. Collare di ferro con cui si cingeva il collo dei condannati alla berlina; la punizione stessa e anche il luogo dove essa avveniva: condannare alla gogna; fig. mettere alla gogna, svergognare, esporre al pubblico dileggio.